Nei giorni scorsi presso uno stabilimento gioiese, si è verificato un episodio di gravità inaudita, purtroppo passato sotto silenzio per il timore di perdere il lavoro di chi, vive lo stesso dramma ogni giorno. Un lavoratore dopo 14 ore di attività si è sentito male sul posto di lavoro, ed è stato ingiustamente licenziato.
Sulla vicenda, che ha sollevato critiche e polemiche tra le maestranze, si sono aperti scenari impressionanti: personale assunto per pochi mesi e quindi senza alcuna reale tutela, tenuto sotto scacco da imprenditori senza scrupoli, obbligato a turni massacranti, ovvero di 14/18 ore, con la possibilità di dormire sul posto in una “cuccetta”.
Questo quanto confessato da alcuni lavoratori che in anonimato hanno segnalato alla Redazione de “La voce del paese” il disagio vissuto.
Il lavoro che prima veniva svolto da dieci operai ora eseguito da cinque e nei mesi estivi con più commesse, in quanto aumenta la produzione, ma con minore forza lavoro. Si lavora con i sistemi ergonomici figli del toyotismo che fanno aumentare di fatto le malattie professionali come tendinite e stress psicofisico ecc.
Sicuramente ad oggi, visti anche i fatti accaduti in val di Sangro, abbiamo raggiunto l’apice: la produzione è al primo posto a discapito della dignità, del valore umano e della stessa salute.
E’ in questo contesto che si è sviluppata la vicenda del lavoratore svenuto per la stanchezza sul luogo di lavoro dopo 14 ore di prestazione. In questo frangente non c’è stata una sostituzione sulla linea di produzione. Il lavoratore ha chiesto di fermarsi, ma, non gli è stata concessa la pausa e per senso di responsabilità è rimasto sulla linea. Se si fosse fermato senza il permesso dell'azienda, sarebbe infatti incorso in sanzioni.
Un episodio che fa parte di un quadro complessivo di deterioramento dei diritti dei lavoratori all'interno di alcuni stabilimenti del territorio. Siamo tornati indietro di molti anni, vicini a quelli più bui. La responsabilità di tale degrado è da addebitarsi al famigerato jobs act. Il piano Marchionne era infatti un progetto ben chiaro, studiato a tavolino per l’eliminazione dei diritti dei lavoratori conquistati in tanti anni di lotte operaie in tutti gli stabilimenti italiani.
Forti delle nuove norme contrattuali gli stabilimenti gioiesi hanno attuato una flessibilità selvaggia su turni di lavoro con sabato e domeniche lavorativi, aumenti dei carichi di lavoro e straordinari obbligatori con il quasi totale abbattimento dei diritti e della libertà di opinione e di rappresentanza. Solo i sindacati firmatari di questo contratto potevano indire assemblee e presentarsi alle elezioni della rappresentanza sindacale di fabbrica.
Questo è a tutti gli effetti un sistema neo corporativo dove le cosiddette parti sociali ratificano solo in maniera collaborativa le scelte padronali a senso unico. Tutto questo a discapito dei lavoratori tenuti sotto scacco e ricatto morale ed obbligati a lavorare sotto la minaccia del licenziamento, vivendo in condizioni di instabilità, paura e precarietà e compromettendo anche la vita famigliare. Infatti un padre o un marito praticamente assente da casa, che dorme nello stabilimento, utilizzando una cucina aziendale per sfamarsi e portare a casa uno stipendio dignitoso, spesso tale grazie ad incentivi “fuori busta”, sotto stress per eccesso di lavoro, distrutto dalla fatica e con il timore di perderlo, non vive serenamente questa situazione, con carichi di lavoro eccessivi nei reparti e in particolare in quelli di modellazione e la triste consapevolezza di essere soli con l’assenza totale di tutele personali e sindacali
[foto di repertorio]
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Commenti
mi spiace per te, non sono né un bamboccione, proprio perché mi sono dato da fare.
chi accetta è complice e non si deve lamentare.
poi se la redazione permette un suggerimento (spero gradito perchè non vuole essere polemico) per la redazione, visto che l'obiettivo di questo articolo è una denuncia... perchè non suggerire alcuni informazioni utili per i lavoratori in questa condizione (tipo possibilità di denuncia anonima ad ispettorato del lavoro, patrocinio legale gratuito dei sindacati e per cause di lavoro per redditi inferiori ai 36K annui etc etc)
Se fosse stato un povero operaio sfrutto dalla parte del torto avreste fatto nome,cognome, indirizzo e codice fiscale.
La Redazione
Perchè non lo chiedete ai sindacati? Questa è la loro materia, oltre che loro compito. Loro sì che potrebbero farlo senza alcun problema e/o ostacolo di sorta.
Saluti
Però non hai detto che lavoro fai e se davvero la camicia l'hai acquistata lavorando come un mulo FORSE lo avrai fatto quando c'era l'art. 18 e i sindacati erano temuti.
Avere famiglia ed avere un lavoro stabile, lo vorrebbero tutti e molti lo hanno fatto perché in quel momento avevano un lavoro SICURO ma se l'azienda un bel (brutto) giorno fallisse; vorrei proprio vedere i tipi come te cosa fanno; devi sapere che oltre 50 anni, se sei licenziato sei fuori dal mondo del lavoro, o accetti determinati ricatti oppure.....Sempre facile parlare quando non si vive direttamente il dramma. Però se hai un azienda e paghi gli operai con tutti gli emolumenti che spettano (ferie comprese) potresti aiutare qualcuno di quelle persone che sono sotto ricatto lavorativo, ma se non hai un impresa propria, allora non è farina del tuo sacco e il "mulo" stà per POSTO FISSO.
allora se la vostra mentalità è questa non lamentatevi. il mondo gira così e voi vi ci buttate dentro. auguri. tutti pontificano e si lamentano ma poi accettano con un bell'inchino il sistema.
è tipico dell'italiano.
da sempre ci scandalizziamo delle raccomandazioni, della corruzuone, del modo in cui le leggi non sono ruspettate; poi quando ci troviamo dentro non ci tiriamo mai indietro e ne usufruiamo anche noi.
sempre questa scusa della famiglia e dei figli, ma mi chiedo perché se non potete e non avete i mezzi economici mettiate su famiglia.
nicola io la camicia l'ho comprata lavorando come un mulo, e mi faccio rispettare non svendendomi e non facendo parte di quel sistema.
forse dimentichi che siamo in Italia dove l'omertà e la vessazione prevale e quando casualmente viene fuori qualcosa di simile, dopo il primo sgomento tutto tace. Forse tu sei uno dei cittadini privilegiati (nati con la camicia) che vive di rendita o che hai un posto fisso.
Se tu avessi moglie e figli da sfamare con affitto e bollette da pagare con lavoro precario e sempre con la spada di Damocle del licenziamento, sono certo che ti comporteresti nella stessa maniera, cioè staresti ZITTO e lavoreresti con dignità. Facile parlare quando non si vive direttamente il disagio. Nota che neanche gli Ispettori e i Sindacati riescono a debellare il disumano fenomeno. Ritorno a dire che solo con il ripristino dell'art. 18 potrebbe cambiare qualcosa. Le forze Politiche (non certo il PD che ne è stato il promotore) ed i Sindacati avranno il coraggio CIVILE di ripristinarlo?
Critico spesso gli articoli di Gioianet, ma quì l'unica responsabilitá del giornalista è quella di riportare una notizia verificandone la fonte. fatto questo l'onere della denuncia spetta al lavoratore.
Gioianet può riportare nomi e cognomi solo nel rispetto delle leggi sulla privacy e non secondo il sentimento popolare.
in generale tutti si lamentano delle condizioni lavorative, ma tutti accettano altrimenti come si fa a campare?
Se tutti fossimo rispettosi delle leggi questi sfruttatori e delinquenti sarebbero costretti a rispettare la legge con contratti regolari e senza umiliare i lavoratori. quindi cominciate a dire di no a certe proposte; in più la legge dovrebbe punire non solo il datore di lavoro ma anche il lavoratore che accetta condizioni irregolari e tutti gli enti preposti al controllo, perché se è pratica diffusa vuol dire che i controllori non fanno il loro mestiere e i lavoratori accettano passivamente.
La Redazione
Le denunce devono essere fatte esattamente da chi subisce questi "soprusi" o da chi dovrebbe difenderli (sindacati). A ribellarsi dovrebbero essere esattamente loro, non iniziamo, come al solito, a scaricare le "colpe" su altri. A parte il fatto che c'è anche la riservatezza da rispettare, se richiesta.
Saluti
Ma con veri controlli che smascherino una volta per tutti........ lo sfruttamento operaio
Avete gli attributi ????
Bene uno sciopero generale dei caseari forse sarebbe la medicina per far capire e "PATRUN" che il medioevo è finito da un pezzo .
Fate un po i FRANCESI non solo tifando il calcio d'oltralpe ..... chi vuol intendere intenda.
La Redazione
Meglio tacere vero? Per essere un "gioiese onestissimo" la tua affermazione lascia un tantino a desiderare.
Saluti